Sulla piattaforma GoFundMe raccolti solo 1.195 euro. Quindicimila euro il preventivo di restauro
Capua – Presentato al pubblico questa mattina – nella Sala Liani del Museo Campano di Capua (Caserta) – il Battesimo di Cristo nel Giordano, tela dei primi del 600, attribuita a Fabrizio Santafede, restaurata e riportata alla sua antica bellezza dopo due anni dall’inizio di un crowfounding avviato da Rotary Club Capua Antica e Nova con obiettivo di raccolta di circa 15 mila euro. Sulla piattaforma GoFundMe, scelta per una raccolta web, la richiesta si è chiusa con circa 1200 euro (1.195).
L’opera è stata disvelata alla presenza del gran priore dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Il quadro, oltre a rappresentare un capolavoro della pittura napoletana del 600, è una immagine sacra davanti alla quale si sono inginocchiati ed hanno pregato gli antichi cavalieri che andavano a difendere la fede spesso a costo della vita. Una ricerca nata per volere dell’ordine di Malta per approfondire le conoscenze sulla presenza del gran priorato a Capua, in particolare modo dalla ricostruzione avvenuta nell’anno 1602 ad opera del gran priore Vincenzo Carafa, committente dell’opera raffigurato sulla tela, in basso a destra. Il dipinto attribuito a Fabrizio Santafede che un tempo, come riportano le fonti, campeggiava sull’altare maggiore della chiesa conventuale, è un olio su tela di grandi dimensioni, due metri e mezzo per due metri e dieci centimetri, l’artista lo avrebbe realizzato nei primi anni del Seicento, periodo del suo massimo splendore.
Intervenuti al disvelamento Amalia Galeone autori per Luoghinteriori del saggio “Il Battesimo di Cristo. Museo Campano di Capua. Storia conservativa e restauro” che riepiloga il progetto di restauro dell’opera che incarna una delle tante proposte di valorizzazione del patrimonio artistico frutto di sinergia tra pubblico e privato. Ha coordinato Francesco Chianese. Diversi i benefattori che hanno contribuito a questa operazione i cui nomi saranno affissi su una targa.